lunedì 9 maggio 2011

Brioscine appena sfornate: Rame

Da Torino vi piombano addosso i Rame. Li conosciamo assieme con qualche domanda mentre potete ascoltare le loro primissime tracce. Fra le tue ciglia, Le violenze di Luglio e Tegole di pece fanno parte del loro primo Ep mentre Ambra è un'altra piccola perla che farà forse parte del loro prossimo lavoro. Enjoy!

Cominciamo con le presentazioni, chi sono i Rame e cosa fanno nella vita?
I Rame nascono poco più di un anno fa dall'incontro artistico di Paolo (voce e chitarra) e Bruno (batteria) avvenuto nello studio torinese Bassa Frequenza dopo anni di caffè, sigarette, discorsi metafisici e buon vicinato (suonavamo in due salette adiacenti). Per questioni di nonnismo è stato Paolo a trasferirsi nella sala accanto... Dove, durante i primi mesi, ci siamo dedicati alla produzione di un ep composto da tre canzoni d'argilla, forse un pò contraddittorie, assieme sembrano il cubo di Necker. Per la loro realizzazione hanno collaborato Gigi De Palma al basso (con il quale abbiamo condiviso anche le prime esperienze dal vivo con questo progetto) e Michele La Sala in veste di fonico e co-produttore. Richi, sensibilità da dramma wagneriano e Fede, un violinista mancato, sono entrati da poco a completare la formazione suonando rispettivamente il basso e la chitarra elettrica alla faccia della musica classica. Oltre all'abituale pratica del rock'n'roll Paolo collabora in progetti artistici di vario genere e "studia" filosofia all'università mentre Riccardo si divide fra la sala prove e gli autogrill di tutta Italia essendo attualmente il luciaio del Teatro Degli Orrori. Fede fuori dalla saletta vende videogames ed è un allenatore di hitball mentre Bruno non lavorando si può dedicare completamente alla musica.



Torino è certo un terreno fertile per la musica italiana, quel che mi chiedo però è se ci sono locali live che permettono di farsi le ossa. Come si pone la città nei confronti di locali musicali (Penso a Milano dove stanno chiudendo praticamente tutti i locali...)?
Torino ha sempre partorito tanta arte e in particolare tanta musica. Ci sono un sacco di bands valide che purtroppo hanno poco spazio per esibirsi dal vivo ed in generale per promuoversi e far sentire la propria voce. Anche qui, benché ci sia una tradizione più consolidata di musica underground, si tende a privilegiare i grandi eventi per i quali la gente si mobilita più facilmente a discapito di situazioni che hanno meno visibilità ma non per questo sono meno valide. A volte bisogna prendersi gli spazi con un pò di forza altrimenti si annega nel Po. Non vogliamo però mettere in luce solo aspetti negativi: resistono tuttavia alcuni locali che rimangono interessati a scelte artistiche che mirino soprattutto alla qualità cercando di non scendere a compromessi.



Appena nati e già apprezzatissimi! Come è stata l'esperienza di "Poesia per Musica"? E come hanno fatto a pescarvi per il booktrailer del libro "E Poi La Sete"?
Paolo: ho trovato per caso un flyer sul quale era stampato il bando di concorso di Poesia per Musica. Abbiamo subito pensato che fosse una situazione adatta per presentare i nostri brani soprattutto dal punto di vista delle liriche, nonché un'opportunità di farci ascoltare da qualche nuovo orecchio and last but not the least.. l'iscrizione era gratuita. Il nostro brano in concorso "Notti Perse" è stato scelto dopo una selezione nazionale per partecipare alla finale: una bella serata, tra la cena a base di ricette toscane e la suggestiva location fra le mura di un castello di Pistoia in cui abbiamo suonato senza vincere l'ambito(?) primo premio.
Bruno: grazie ad un mio amico sono venuto a sapere che un gruppo di giovani registi stava lavorando ad un booktrailer e serviva loro la colonna sonora. Ci siamo proposti con il brano "Bolla Di Sapone" che avevamo da poco concluso e registrato. Fortunatamente è piaciuto subito ed è stato scelto come sonorizzazione per il booktrailer del libro "E Poi La Sete" di Alessandra Montrucchio presentato al salone del libro 2010 di Torino.



Il primo Ep, le prime tracce sentite da soundcloud mi hanno prodotto l'impellenza di sentire altro. A che punto siete? State scrivendo, registrando? Ci saranno nuove uscite nel futuro prossimo?
Ci siamo trasferiti da poco in uno studio ai Docks Dora (ex zona industriale a Torino) dove stiamo lavorando al nostro primo disco per il quale stiamo scrivendo brani nuovi e riarrangiando idee nate in precedenza, seguiti nelle registrazioni da Gianluigi Nieddu. Vorremmo riuscire a completare il lavoro entro l' estate per poter partire in autunno con concerti e promozione, motivo per cui parallelamente abbiamo anche iniziato a preparare il live. E poi ahinoi abbiamo anche una vocina nell'orecchio che parla in inglese…



Il conusumo (produciconsumacrepa) musicale in questo ultimo decennio si è modificato radicalmente. Voi scaricate? Comprate, sentite in streaming... Insomma, come assimilate la musica e che musica?
Bruno: Mi è sempre piaciuto il feticcio del cd confezionato con tanto di copertina e booklet ma non nego che avendo a disposizione una linea dsl la maggior parte della musica che ascolto viene scaricata da programmi peer to peer.
Paolo: cotonati i capelli, riempiti di borchie, rasati i capelli, rompiti le palle. Credo che la rete sia una risorsa e non una barriera come pensa chi è rimasto ad una concezione arcaica del mercato musicale, basti pensare alla svolta che hanno dato i Radiohead con In Rainbows da questo punto di vista.. Personalmente cerco di assimilare musica in ogni via possibile: ascolto delle novità in streaming, scarico, compro dischi (l'oggetto da toccare continua pur sempre ad avere il suo fascino) e in ultimo, fondamentale, ascolto molta musica dal vivo. Sono onnivoro: dai Rolo Tomassi ad Arvo Part, da Syd Barrett a Bjork e così via.

Nella promozione della vostra musica che ruolo avete intenzione di dare alla comunicazione e distribuzione digitale? Bandcamp, twitter, facebook, soundcloud, last.fm, myspace, cosa è superato e cosa è cool?
Internet è un veicolo spaventosamente veloce per la promozione anche se il rischio è un pò quello di essere gocce nell'oceano. Noi sfruttiamo in particolare Myspace e Soundcloud per far ascoltare i nostri pezzi e in generale per presentare il nostro progetto; facebook invece è utilissimo per promuovere i concerti o gli eventi a cui partecipiamo: abbiamo infatti 2 pagine (una classica e una artista) che teniamo sempre aggiornate.

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