lunedì 9 aprile 2012

Brioscine appena sfornate: The Absolute End of the World

Carissimi, in questo Lunedì di bagordi abbiamo il piacere di fare quattro chiacchiere con Luca Maugeri, in arte The Absolute End of the World.


Caro Luca, domande di rito per Breakfast Jumpers, chi sei, quanti anni hai e cosa fai nella vita quando non suoni?
Ciao Burro , dunque, ho 31 anni e la musica mi accompagna sin da piccolo, quando mio padre in macchina mi faceva ascoltare Lou Reed , Genesis , Pink Floyd e Marillion… Ho iniziato a suonare un pò tardi, verso i 18 anni grazie a una chitarra classica regalatami da mio zio, ma da allora non ho più smesso... Oltre alla musica amo il cinema e per il resto lavoro come informatico, che è anche un altra mia passione, quindi son abbastanza contento, anche se il sempre presente precariato non aiuta.

Nel tuo secondo EP "Welcome time travellers" si assaporano fin dai primi istanti le atmosfere sognanti del post-rock, inutile chiederti quali siano le stelle alle quali ti sei ispirato, più che altro vorremmo sapere come hai deciso di dare il tuo originale contributo alla causa..
Ti dirò, fino a neanche un anno e mezzo fa non sapevo neanche cosa fosse il post-rock, e ancora adesso non è tra le principali fonti di ispirazioni per il mio progetto. il primo EP è arrivato per caso, in quel periodo è successo che per varie ragioni sono rimasto disoccupato. Il giorno dopo ho imbracciato la chitarra e ho iniziato a suonare e The Absolute End Of The World è il risultato di quello che sentivo dentro di me in quel periodo…ogni singola canzone rappresenta un aspetto importante della mia vita e non è ispirato a nessun gruppo in particolare Indubbiamente si possono sentire le influenze di tutta la musica che ascolto, che va dai Radiohead, passando per il death metal europeo o la fusion/jazz fino ad arrivare al post rock dei Mogwai. Non necessariamente provengono solo dalla musica, anche dal cinema, dai libri che leggo, dalle atmosfere che si respirano in alcuni sci-fi o nei lungometraggi di Hayao Miyazaki, per esempio.

La qualità delle tracce è davvero notevole, arrivare da soli là dove osano i grandi gruppi è sicuramente un pregio, come pensi di sviluppare in futuro il tuo lavoro per non cascare nel clichè della ripetizione ed essere davvero un "viaggiatore del tempo" spaziando il più possibile?
Premesso che sono lontano anni luce dai grandi gruppi, se ascolti i due dischi noti già comunque canzoni molto diverse fra di loro, dipende anche come ti dicevo prima da come mi sento o da quali gruppi sto ascoltando in quel determinato periodo. Ho già pronti alcuni pezzi nuovi per il nuovo EP che uscirà a brevissimo e riguardo al genere si allontanerà un bel pò dai precedenti, avrà un sound più acustico, con atmosfere più "Dreamy" e ambient Pop ,a tratti quasi sinfonico. Poi in un prossimo futuro mi piacerebbe anche sviluppare meglio la formula del reading sperimentata già in 196 Rondò Forca Ovest.


Dovessi consigliare qualche gruppo nostrano tuo affine, quali sarebbero i tre nomi che un amante del genere non può esimersi dal conoscere ed amare?
In Italia c’è tanta buona musica, è solo un po’ piu difficile da trovare. Io purtroppo ne ho sempre ascoltata troppo poca. Ma esistono gruppi come i Marta sui Tubi, The Niro o il Teatro Degli Orrori che non hanno nulla da invidiare all estero. Anzi. Le cose migliori poi le trovi quasi sempre nella musica indipendente.

Abiti a due passi dalla capitale sabauda e uno dei tuoi brani, l'unico non strumentale parla di Torino (Rondò della Forca è come viene chiamata una piazza del colorito quartiere di Porta Palazzo), come vedi la città e la sua scena musicale attuale, i suoi punti di forza, ma soprattutto le sue debolezze?
Torino è una città bellissima sotto alcuni aspetti..da parte mia non amo molto il caos della città. Ed è questo il motivo per cui ho cercato casa in un contesto leggermente piu tranquillo. Riguardo alla sua scena musicale straripa di gruppi validissimi , ma odio il fatto che quando vai ad un concerto, sul palco vedi quasi sempre la stessa gente, o amici della stessa gente, ma forse sono io che vado sempre agli stessi concerti (!?). Scherzi a parte negli ultimi anni ho notato che anche i locali stanno aumentando e stanno dando più spazio agli artisti, di qualunque genere.

Scarichi e compri musica? Degli ultimi album che hai ascoltato, quali sono quelli che vivamente consigli ai nostri lettori?
Il classico acquisto del cd in negozio è una cosa che non faccio da tanto, scarico molto, perlopiù per questioni di comodità (per chi ascolta tanta musica come me il supporto digitale è una manna dal cielo)... Compro soprattutto quando merita, o per supportare amici o band che mi piacciono in particolar modo. Ultimamente sto ascoltando molto gli Epic45, un duo inglese che trovo dal punto di vista melodico molto interessante e di cui consiglio l'Ep In all the Empty Houses, mi piacciono molto anche i Toe, gruppo proveniente dal Giappone, un altro paese con una scena musicale validissima, anche se poco conosciuta. Plains of the Purple Buffalo degli *Shels è anche un bellissimo e originale album.


Hai in mente di presentare il tuo lavoro anche nella dimensione live o per ora preferisci dedicarti alla creazione di nuovi brani?
Mi manca molto suonare live, sto valutando infatti da qualche tempo di trasformare i Taeotw in una real band per portare tutto in un contesto dal vivo, anche se è un progetto talmente intimo che ho paura che venga meno il senso della cosa… in ogni caso ora sono in piena fase compositiva, a breve dopo l uscita dell ultimo EP ci penserò piu seriamente.

Grazie 1000 e buon ascolto del suo EP che troverete qui sotto!

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